DOMENICA 3 SETTEMBRE : ALLA SCOPERTA DEL CAMPO D’INTERNAMENTO FASCISTA E DELLE MINIERE DI LA THUILE

Il 3 settembre saremo a La Thuile, per visitare gli edifici che ancora testimoniano l’esistenza del Campo d’internamento fascista di Porta Littoria, utilizzato come campo di lavoro forzato a servizio delle miniere durante la Seconda Guerra Mondiale.

Ora il Comune di La Thuile, cui abbiamo assegnato la Bandiera Nera 2017, vorrebbe abbattere queli edifici per far spazio ad una zona artigianale! A nostro avviso, invece, la memoria va conservata e considerato patrimonio della comunità valdostana.

Dopo questa prima parte percorreremo gli antichi sentieri dei minatori per visitare alcune vestigia dell’estrazione e prima lavorazione del carbone.

Il percordo è adatto anche ai bambini dagli 8 anni in su. Il dislivello contenuto(circa 300 m.) rende questa giornata una gradevole passeggiata adatta alle famiglie.

Ritrovo a La Thuile, fraz. Villaret, alle 0re 9.30. Pranzo al sacco a carico dei partecipanti.

Info e prenotazioni telefonando dopo le ore 18 a Denis (347-1237701), Alessandra (331-3107463), o via mail scrivendo all’indirtizzo legambientevda@teletu.it

 

DOMENICA 27 AGOSTO : PRIMO TREKKING DI CAROVANA DELLE ALPI 2017 ALLA SCOPERTA DELLA CONCA DEL GABIET

 

Il 27 agosto prossimo saliremo alla conca del Gabiet, per visitare i luoghi che rischiano di essere devastati dal progetto di pista da sci che, dalla Punta Indren, dovrebbe scendere proprio al Gabiet.

Ci troveremo a Gressoney-la-Trinité, loc.Staffal, alla stazione di partenza della cabinovia per il Gabiet alle ore 9.30. e saliremo alla conca su comodo sentiero e poi su strada poderale. Il dislivello positivo è di circa 800 m., per cui è necessario un pò di allenamento.

Prevediamo di salire in circa tre ore di  marcia lenta, comprendendo le tappe necessartie per conoscere le peculiarità del luogo.

Durante l’escursione verrà illustrato nel dettaglio l’impatto che i lavori della pista avrebbero sui luoghi, in particolare nella parte bassa.

Pranzo al sacco a carico dei partecipanti.

Info e prenotazioni telefonando dopo le ore 18 a Denis (347-1237701), Alessandra (331-3107463) o via mail, scrivendo a legambientevda@teletu.it

CAROVANA DELLE ALPI 2017 : PROGRAMMA EVENTI DEL CIRCOLO VALLE D’AOSTA

Anche quest’anno, il Circolo Legambiente Valle d’Aosta ha in serbo per cittadini e turisti un programma di escursioni nell’ambito di Carovana delle Alpi, la Campagna estiva del Cigno Verde che pone al centro l’arco alpino, i rischi che il suo fragile ecosistema corre e le buone pratiche per favorirne uno sviluppo compatibile con la salvaguardia ambientale. “Quest’anno il programma ci porterà a conoscere i luoghi delle Bandiere Verdi e Nere – spiega il Presidente del Circolo, Denis Buttol – con un focus iniziale sul cambiamento climatico.

 

BIMODALI ED ELETTRIFICAZIONE – COMUNICATO DEL COMITATO “LA VALLE D’AOSTA RIPARTE”

Anche Legambiente fa parte del Comitato VDA Riparte, che ha ottenuto l’approvazione della legge regionale di iniziativa popolare per una ferrovia ed un sistema dei trasporti moderni ed efficaci.Ma per ottenere questo risultato serve l’elettrificazione della lineaqferroviaria, non l’acquisto di altri treni bimodali!

COMUNICATO STAMPA
Spiace constatare che anche dopo l’approvazione, nel novembre 2016, della Legge regionale n. 22, 2016 che prevede come primo punto l’elettrificazione della tratta ferroviaria Ivrea-Aosta, ancora si alzino delle voci, da una parte e dall’altra degli schieramenti politici, perché si proceda con l’ordinazione di nuovi treni bimodali oltre ai cinque già commissionati anni fa e che arriveranno nel corso del 2018.
La scelta, fatta vari anni fa, di realizzare treni che funzionano sia con combustibile diesel sia con alimentazione elettrica è stata fatta nella speranza di evitare la rottura di carico di Ivrea senza elettrificare la tratta valdostana. Invece di fare la scelta risolutiva, l’elettrificazione, si è scelto un taccone molto costoso ed insoddisfacente.
Costoso perché un bimodale costa oltre il 30% per cento in più rispetto ad un treno tradizionale ed insoddisfacente perché interviene solo parzialmente sul problema della rottura di carico ad
Ivrea, non elimina l’inquinamento dei treni diesel e restringe in modo drammatico la disponibilità di materiale rotabile in grado giungere ad Aosta.
Con i 47 milioni investiti per i primi 5 bimodali e gli ulteriori 30 milioni che si vorrebbero spendere per altri tre si arriva ad una cifra molto vicina al costo dell’elettrificazione della linea, che il
progetto preliminare del 2010 ha previsto in 81 milioni di euro.
Se invece di imboccare la strada dei bimodali si fosse posto mano con decisione, a partire dal progetto preliminare del 2010, all’elettrificazione oggi i lavori sarebbero in dirittura di arrivo e alla
fine del prossimo anno la Regione avrebbe la linea a trazione elettrica in funzione.
Linea elettrica significa eliminazione totale della rottura di carico ad Ivrea, minori costi di esercizio (quasi la metà), azzeramento delle emissioni inquinanti, disponibilità senza limiti di treni e di offerte commerciali particolari. Insistere per acquistare altri bimodali significa boicottare la strada lungimirante tracciata dalla Legge 22/2016 e ripresa con forza dall’Accordo Quadro Regione-Rete Ferroviaria di prossima approvazione. Accordo Quadro che fissa anche tempi stretti per la progettazione definitiva dell’elettrificazione e per i lavori a seguire a carico delle
finanze statali (130 ml di euro).
Non si può chiedere soldi allo Stato per elettrificare la linea e nello stesso tempo chiedere soldi per acquistare altri bimodali, prima o poi anche nella distratta Roma qualcuno si porrà delle domande e presenterà alla Regione i conti.
Le risorse disponibili vanno concentrate su elettrificazione e materiale rotabile elettrico non certo sui costosi e, fra qualche anno, inutili bimodali.
Aosta 14 luglio 2017
Il Comitato “La Valle d’Aosta Riparte”

CAROVANA DELLE ALPI 2017 : BANDIERA NERA AL COMUNE DI LA THUILE

La memoria storica ed il turismo sostenibile sono entrambe essenziali per le nostre comunità, ma non sempre gli amministratori lo comprendono.Pubblichiamo il testo integrale della Bandiera Nera al Comune di La Thuile.  Maggiori info sul Campo di internamento di Porta Littoria questo link http://www.campifascisti.it/scheda_campo.php?id_campo=329

BANDIERA NERA

A CHI: Amministrazione Comunale di La Thuile

MOTIVAZIONE: Progetto di abbattimento di tutti gli edifici del villaggio minatori detto anche villaggio Padre Kolbe, in località Pera Carà, unica testimonianza di campo di prigionia fascista in Valle d’Aosta (Campo P.G. N. 101, Porta Littoria) e punto di interesse per un percorso di turismo minerario.

Nel territorio comunale di La Thuile, in una pineta ai margini dell’abitato, è situato un insieme di modesti edifici che ha ospitato nel tempo i minatori impiegati nell’estrazione del carbone delle locali miniere e, nel 1942, 250 prigionieri, 131 serbi, 113 montenegrini e 6 italiani, utilizzati anch’essi nel lavoro estrattivo. Il Campo P.G. N. 101, Porta Littoria, è l’unica testimonianza di campo di prigionia fascista della Valle d’Aosta.

Delle miniere di carbone, che hanno segnato in modo significativo la vita economica del paese, non restano molte testimonianze, ma esiste un percorso illustrato da appositi cartelli esplicativi che ne indica caratteristiche e localizzazione. Un piccolo museo collocato nell’ex villaggio minatori costituirebbe dunque l’ideale completamento del percorso di visita.

Nell’Iter di approvazione della variante sostanziale del PRGC, che destinava l’area in questione ad attività artigianali, era previsto appunto di conservare uno degli edifici del campo per collocarvi le testimonianze dei diversi utilizzi del villaggio.

Purtroppo, una successiva variante del Piano Regolatore Comunale – 07/11/2016 (P.U.D. della Zona D1 sottozona 4 (di riserva) – ha cancellato questa ipotesi di salvaguardia almeno parziale della memoria.

Si è dunque progettata la totale cancellazione di una testimonianza unica della memoria storica del comune di La Thuile e, per quanto riguarda il campo di prigionia, dell’intera regione Valle d’Aosta.

L’esistenza del campo è testimoniata sia dalla licenza edilizia del 1941 sia dagli studi del professor Paolo Sibilla dell’Università di Torino e di Genova. L’abbattimento si configurerebbe dunque anche come violazione di quanto stabilito dal Codice dei beni Culturali e del paesaggio (D. Lgs n. 42 del 2004) in particolare degli art. 10 e 54 che tutelano le emergenze di valore storico ed etno-antropologico.

Andrebbe infine approfondito lo studio di ulteriori tracce testimoniali indicanti la presenza sul sito, nel corso della prima guerra mondiale, di prigionieri di guerra austriaci destinati anch’essi al lavoro in miniera, presenza che renderebbe il villaggio segno tangibile della storia di un intero secolo.

Sia l’aspetto relativo alla testimonianza storica sia il valore culturale e turistico del sito impegnano Legambiente alla sua difesa.

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