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UN PROBLEMA IMPORTANTE PER LA COMUNITA’ VALDOSTANA : la caccia ai relitti artici
Comunicato stampa congiunto del Comitato Interregionale Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e del Circolo valdostano
L’odierna seduta del Consiglio regionale valdostano vedrà la discussione di una mozione della Lega che affronta un angosciante problema per la comunità locale.
Forse che gli otto consiglieri leghisti firmatari portano all’attenzione dell’aula il tema dei cambiamenti climatici, il contrasto alla siccità o lo scioglimento dei ghiacciai, la lotta al covid o gli effetti della guerra, il caro energia o la crisi economica e del lavoro? Magari!
Il loro problema è rivedere la sospensione della caccia alla pernice bianca e alla lepre variabile in vista del prossimo calendario faunistico venatorio regionale. Una sospensione attivata nel 2019, è interessante ricordarlo, per consentire uno studio scientifico circa lo stato di salute delle due specie in termini numerici ed ecologici.
Per chi non lo sa, fino a che la caccia a questi due relitti artici è rimasta aperta, venivano prelevati in Valle d’Aosta mediamente una decina di capi all’anno, meno dei tetti (già molto bassi) concessi, proprio a ragione dell’esiguo numero di animali residui.
Lepre variabile e pernice bianca sono tra le specie più sensibili al cambiamento climatico, dovrebbero essere difese a priori e men che meno dovrebbero essere un’occasione di svago per pochi cacciatori (una cinquantina) che ancora anacronisticamente dedicano a questi animali le proprie attenzioni venatorie.
Legambiente auspica che le forze politiche abbiano, su questa proposta, un atteggiamento severo.
CACCIA : LEGAMBIENTE CHIEDE LO STOP AGLI ABBATTIMENTI DI LEPRI E PERNICI BIANCHE
Pubblichiamo la versione integrale della lettera che abbiamo inviato il 20 settembre all’Assessore all’Agricoltura e Ambiente Elso Gerardin e al Presidente del Comitato Caccia.La pernice bianca e la lepre bianca vanno sottratte alla caccia, sono a rischio di estinzione nel nostro Paese!
All’assessore regionale all’agricoltura e all’ambiente
Elso Gerandin
Al Presidente entrante del Comitato caccia
Lettera aperta.
Gli effetti dei cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti i valdostani.
A lei, Assessore, vogliamo ricordare che sulle nostre montagne sopravvivono due specie animali che, a tutti gli effetti, possono definirsi dei “relitti artici”, la pernice bianca e la lepre bianca; sulle Alpi sono in una situazione oggettiva di perdita del proprio habitat e quindi in presumibile avvicinamento all’estinzione.
A stagione di caccia appena riaperta, urge una riflessione sull’opportunità di continuare a “prelevare” capi di queste specie. Altri paesi dell’arco alpino hanno negli ultimi anni preso posizione al riguardo, limitando o revocando in certi casi la caccia nei confronti di lepri e pernici bianche.
Chiediamo alle nostre Istituzioni di fare lo stesso, dando finalmente un senso di discontinuità rispetto alle precedenti amministrazioni, invitandole al contempo, come già richiesto in passato dall’Associazione Amici del Parco Nazionale del Gran Paradiso, ad avviare studi scientifici su animali così caratterizzanti le nostre specificità geografiche.
Allo stesso tempo, chiediamo al prossimo Presidente del Comitato Caccia di mostrare un segno di ragionevolezza rispetto all’anacronismo rappresentato dalla caccia ad animali che sono in presumibile via di estinzione, e di aiutarci nel far comprendere oltremodo quanto questo, che può essere visto come accanimento venatorio verso le due specie in oggetto, non aiuti a cercare un dialogo tra cacciatori e popolazione
Denis Buttol
Presidente Legambiente Valle d’Aosta
Collina di Saint Vincent Area di addestramento cani o regalo pre elettorale?
Con stupore Legambiente Valle d’Aosta apprende dai giornali della volontà di istituire un’area per l’addestramento e l’allenamento dei cani da caccia nel Comune di Saint-Vincent denominata “Saint-Vincent”, volontà concretizzata dall’amministrazione regionale con la D.G.R. 234 del 05/03/2018.
Sul lupo non si faccia campagna elettorale ! Inaccettabile e controproducente nei fatti la proposta di abbattimenti
Il 10 maggio 2017, le Associazioni Legambiente VDA, ARCI e Valle Virtuosa avevano incontrato l’Assessore all’agricoltura Laurent Viérin.
Le associazioni avevano chiesto:
una rapida approvazione, da parte della Conferenza Stato Regioni, del piano di gestione del lupo;
avviare un programma di censimento in Valle d’Aosta;
garantire congrui e rapidi risarcimenti agli allevatori danneggiati.
L’allora Assessore Viérin si era impegnato a sostenere politiche di prevenzione, escludendo invece la misura dell’abbattimento, e aveva promesso di rivedere le associazioni per promuovere un confronto costruttivo nell’interesse della comunità valdostana.
Oggi, ci sarebbero quindi tutte le condizioni per mantenere la parola data, e invece assistiamo ad una vergognosa farsa elettorale.
L’Assessore Nogara, senza nessun confronto con le associazioni, e facendo finta di ignorare le leggi di protezione internazionali, promette di ottenere dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) l’autorizzazione al controllo del lupo attraverso l’abbattimento.
Una misura inutile: in Valle ci sono, forse, solo 20 esemplari e qualsiasi esperto in materia sa che il nomadismo del lupo, che va dove c’è da mangiare, riporterebbe in breve tempo altri esemplari nei territori dove intervenissero abbattimenti.
Chiediamo agli allevatori se, per risollevare il settore, sia più importante intervenire sulla preoccupazione del lupo oppure abbattere i ritardi nei pagamenti dei contributi, la burocrazia ormai insopportabile o le logiche dei prezzi imposti dalle lobby dell’agro-alimentare. Non hanno l’impressione che il lupo stia diventando il parafulmini di tutti i problemi, cioè il capro espiatorio su cui convogliare tutte le loro attenzioni?
Nel ricordare al Presidente Viérin le promesse che aveva fatto nemmeno un anno fa, ribadiamo la nostra disponibilità ad un confronto pubblico, purché su basi scientifiche.
LegambienteVda, Arci Vda, ValleVirtuosa