Gressoney-La-Trinitè’ : centrale idroelettrica di Cortlys e piano regolatore

 

IMG_1959

UN INCONTRO PUBBLICO PER INFORMARE RESIDENTI E VILLEGGIANTI

A Staffal di Gressoney-La-Trinité nel mese di dicembre, completati gli espropri, la The Power Company s.r.l. ha aperto il cantiere per la realizzazione della centrale di Cortlys secondo il progetto approvato nel 2013.

Chiari indizi della sua intenzione di ampliare tale progetto erano tuttavia nel frattempo già emersi: una richiesta di variante all’autorizzazione unica e in particolare un ricorso contro il nuovo Piano Regolatore Comunale che, se accolto, permetterebbe un ampliamento notevolissimo della centrale.

Allo scopo di fare il punto della situazione e di fornire alla popolazione le informazioni necessarie a stimolare una efficace partecipazione nel decidere delle sorti future del paese, Legambiente incontrerà gli abitanti e i villeggianti della località LUNEDI’ 4 GENNAIO 2016 alle ore 18 presso la Sala Consiliare del Municipio di Gressoney-La-Trinité.

Aosta,   29.12.2015

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CAS e qualità dell’ aria

untitled

GLI ATTUALI DATI SULL’IMPATTO DELL’ACCIAIERIA SONO INUTILI

STAZIONE DI RILEVAMENTO DEGLI INQUINANTI  INDUSTRIALI MAL POSIZIONATA

Lo avevamo detto fin dall’inizio: lo spostamento della stazione di rilevamento industriale (quella che deve fornire dati certi sull’impatto della CAS sulla qualità dell’aria e le deposizioni atmosferiche in città) dal sito di via Primo Maggio a quello di Pépinière avrebbe portato ad una minore attendibilità dei dati raccolti.

Con la collaborazione del Comitato Scientifico di Legambiente nazionale ci eravamo infatti accorti che il nuovo posizionamento avrebbe situato la stazione in un’area immediatamente a margine di quella di maggior ricaduta degli inquinanti.

A questi nostri timori, espressi in una lettera ufficiale già nel febbraio dello scorso anno, ARPA aveva opposto gli studi modellistici in base ai quali si era arrivati al nuovo posizionamento.

I dati raccolti da ARPA dall’avvio della stazione di Pépinière ad oggi, però, confermano, purtroppo, quanto avevamo ipotizzato: il sito di Pépinière non fornisce dati attendibili sulle emissioni dell’acciaieria in quanto i valori risultano del tutto analoghi con quelli raccolti dalla stazione di Piazza Plouves, deputata a valutare la qualità dell’aria e le deposizioni atmosferiche del fondo urbano.

Il Decreto Legislativo 155/2010 stabilisce che le stazioni di rilevamento delle emissioni industriali debbano trovarsi entro l’area di maggiore ricaduta degli inquinanti. Quindi il sito di Pépinière non è qualificabile, a nostro avviso, come stazione di rilevamento industriale.

Per questi motivi abbiamo inviato agli organi competenti, in data 9 dicembre scorso, una richiesta ufficiale di individuazione di un nuovo sito per la misurazione delle emissioni della CAS. Ad oggi non abbiamo ancora ottenuto alcuna risposta.

L’attuale carenza di dati – sostiene la presidente del Circolo Alessandra Piccioni – è grave per tutti : per i cittadini, per la tutela della salute, ma anche per l’azienda. La CAS, infatti, sta attuando il programma di migliorie previste dall’Autorizzazione Integrata Ambientale, allo scopo di diminuire gli impatti sulla qualità dell’aria e del suolo. Ma come è possibile valutare l’efficacia degli interventi, se non si hanno dati attendibili?

Legambiente auspica quindi che venga ristabilito il monitoraggio del sito industriale come previsto per legge. Risultato che si può ottenere soltanto con l’individuazione di un nuovo sito di misurazione.

Aosta, 23 dicembre 2015

 

 

 

Assemblea annuale Legambiente: star bene insieme

cropped-Banner-sito.png
SABATO 23 ALLE ORE 21 PRESSO IL CSV IN VIA XAVIER DE MAISTRE,
si terrà l’assemblea annuale del Circolo Legambiente Valle d’Aosta.
Quest’anno c’è una novità: sabato al CSV iniziamo già dalle 18.30 con spunti
(di riflessione) e spuntini (dolci e salati) per un’apericena comune.
Ecco il menù predisposto dallo chef Michel Bertinetti:
Antipasti
– Tegoline di slides in un letto di “Cielo stellato” offerte da Marco Cianci
dell’Associazione Cielobuio
– Francigena in carrozza presentata da Enea Fiorentini
Primi
– Bocconcini di mobilità
– Crudità in spuma di corsi d’acqua
– Zuppa di clima in aria condita
Secondi
– Fritti misti di rifiuti free
– Timballo con cuore d’ecomafia
– Spiedini di bandiere verdi e nere
Dolci
– Torta Cime Bianche
– Carovana delle Alpi
– Panna montata a Neve Diversa
– Meringhe a confronto (servizi alla valdostana vs altre regioni)
Digestivi (dalle ore 21)
– Amaretto della Presidente
– Bilancio dietetico
– Liquore Averne di nuovi (gruppi di lavoro)
– Green Swan for everybody (Più Cigno per tutti: cariche e incarichi)
– Digestivo medicinale (associazione ospite: ISDE, Medici per l’ambiente)
– Dibattito e brindisi
In sostanza:
iniziamo alle 18,30 con chiacchiere e due brevi presentazioni di immagini
dell’associazione di astrofili Cielo Buio, e di Enea Fiorentini sulla Via
Francigena.
Alle 19,30 APERICENA con torte dolci e salate (ogni contributo è ben
accetto: le torte casalinghe sono sempre BUONISSIME!)
Alle 21: relazione della presidente, presentazione del bilancio, rinnovo delle
cariche. Associazione ospite: ISDE, Medici per l’Ambiente. Dibattito.
Ti aspettiamo!

Assemblea annuale di Legambiente Sabato 23 gennaio ore 21

cropped-Banner-sito.png

Il Circolo Legambiente Valle d’Aosta si riunirà in assemblea sabato 23 gennaio, alle ore 21 presso la sede del CSV, in via Xavier de Maistre.

Tra i punti salienti della serata, dopo la relazione della presidente Alessandra Piccioni, ci saranno l’approvazione del bilancio, il rinnovo delle cariche statutarie, la proposta di riorganizzazione dei gruppi di lavoro; l’associazione ospite di quest’anno sarà l’ISDE, l’associazione Medici per l’Ambiente.

Prima della fase ufficiale ci sarà un momento più conviviale, dalle ore 18,30, con piccole relazioni e approfondimenti su temi trattati nel corso dell’ultimo anno.

Parco Nazionale dello Stelvio

Il Parco Nazionale dello Stelvio è in una situazione indefinita dalla fine del 2010, da quando un decreto del Consiglio dei Ministri ne propose lo spacchettamento con la tripartizione tra le Province autonome di Trento e Bolzano e la Regione Lombardia, chiedendo la soppressione del Consorzio del Parco e azzerandone subito il Consiglio Direttivo e ottenendo di fatto un declassamento dell’area protetta da Parco Nazionale a una entità ancora indefinita. E’ vero che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, non ha poi firmato il decreto in questione (per la mancanza d’intesa con la Regione Lombardia e per l’evidente contrasto con la Legge Nazionale sulle Aree Protette), salvaguardando l’unitarietà del Parco Nazionale e impedendone così l’entrata in vigore, ma oggi il caso Stelvio torna di attualità e sarà sicuramente affrontato dal nuovo governo nei prossimi mesi.

In che modo? Si parla di dare seguito all’accordo del dicembre 2010. Infatti si parla di un accordo elettorale già raggiunto tra il PD di Bersani e la Südtiroler Volkspartei (Bolzano) su quanto avviato dal Governo Berlusconi per la provincializzazione del Parco Nazionale dello Stelvio. Senza entrare in polemica con nessuno, Federparchi, Legambiente e Club Alpino Italiano ritengono che lo smembramento del Parco Nazionale dello Stelvio non abbia ragione di essere compiuto e non vedono ricadute positive da questo passaggio, oltre a essere, per il PD, un passo indietro rispetto all’azione di suoi due Senatori Ferrante e Della Seta che con le loro prese di posizione e denunce in Senato, evitarono proprio lo smembramento del Parco. L’assetto unitario del Parco, istituito quasi 80 anni fa (per il 70 per cento ricadente nel territorio lombardo) non può essere messo in discussione ed è un segnale che dimostra incompetenza nelle politiche di conservazione.

Agli enti locali, che hanno il ruolo più importante nella gestione delle aree protette nazionali a partire dalla composizione degli organi (e in questa direzione le nostre associazioni stanno da tempo lavorando, per esempio nel portare contributi ‘local’ alla stesura della nuova 394) compete l’impegno per rilanciare, a livello europeo, transnazionale, la prospettiva di un Parco con il prestigio e la storia dello Stelvio.

Smembrare, rimarcare confini che la natura non riconosce, piegarsi a logiche politiche in cui valori affermati e tutelati, di territori e tradizioni, passano in secondo piano, creerebbe gravi danni all’ambiente.

Oggi è prioritario riavviare la piena funzionalità dell’Ente Parco con il rinnovo degli organi collegiali, compito che compete al Ministro dell’Ambiente. L’efficace e rispondente gestione del territorio ha bisogno di confronti tra gli interlocutori interessati: provinciali, regionali, nazionali e oltre. L’impegno futuro va profuso nel fissare nuovi obiettivi di conservazione, aperti al territorio e lungimiranti, magari insieme al Parco svizzero dell’Engadina o agli altri parchi vicini.

INFO: Ufficio Stampa Federparchi