Archivi categoria: comunicato stampa

VALNONTEY

RICOSTRUZIONE O URBANIZZAZIONE?

Veniamo a conoscenza dai giornali delle immagini di un progetto di ricostruzione e riqualificazione della Valnontey, colpita una anno fa da un forte evento alluvionale.
Non entriamo nel merito delle rappresentazioni progettuali che abbiamo visto pubblicate in questi giorni: quello che colpisce della proposta è l’imponente modifica di quello che era l’ambiente precedente e il fatto che non ci sia stato alcun iter di coinvolgimento pubblico.
Dalle immagini si vedono una canalizzazione molto pesante del torrente, una cementificazione e urbanizzazione dei percorsi viari (strade, rotonde, parcheggi per pullman, piste ciclabili) che ricordano quelle periferie nelle quali si costruisce da zero (poiché in questi luoghi non c’è ancora nulla e quindi si può pianificare tutto a tavolino): cosa rimane della naturalità del luogo che attirava tanti turisti amanti della natura?
Nei giorni successivi alla presentazione del progetto si è aperto un acceso dibattito, con prese di posizione nettamente negative da parte di molti cittadini. Segno che molti si stanno rendendo conto che a rischio è la specificità stessa di Cogne.
In quali sedi sono stati discussi tutti questi cambiamenti del Piano regolatore?
Per l’affidamento dei lavori si fa riferimento allo stato di emergenza che si è creato un anno fa con l’alluvione, in modo da saltare le procedure ordinarie. Siamo d’accordo che va ripristinata la viabilità veicolare, al pari di quella sentieristica a valle e a monte dell’abitato. Ma un conto sono i
lavori di somma urgenza, un conto sono quelli progettati e programmati ad un anno di distanza dall’evento.
E’ accettabile che norme in deroga a vincoli e restrizioni, tese a semplificare le procedure in un momento di emergenza per un rapido ritorno alla normalità, per poter fruire di finanziamenti straordinari, per velocizzare i lavori, con affidamento delle opere con assegnazioni dirette, vengano utilizzate, ad un anno di distanza, per pianificare, ridisegnare e urbanizzare una zona unica nel cuore di un Panco Nazionale senza dover rendere conto a nessuno?

CORTLYS: UN IMPIANTO FUORI TEMPO

Comunicato congiunto di Legambiente VDA e del Comitato per la tutela e la salvaguardia dell’alpe Cortlys.

Il 7 maggio è ripartito l’ennesimo procedimento per autorizzare la realizzazione dell’impianto idroelettrico di Cortlys: ma si tratta di un impianto fuori tempo.
E’ fuori tempo massimo per l’utilizzazione razionale dell’acqua concessa: sono passati sedici anni dalla data della concessione (2009) che ha durata trentennale. Ne restano quattordici, senza tener conto dei tempi che sarebbero necessari a realizzare l’impianto.
E’ fuori tempo per il rispetto della normativa di tutela ambientale ed ecologica.: le disposizioni applicate sono quelle in vigore nel 2004, anno della domanda di concessione.
E’ fuori tempo perché incompatibile con il cambiamento climatico in atto che ha cominciato a manifestare i propri drammatici effetti anche nella nostra Regione. Il cambiamento climatico impone l’adozione di misure di adattamento, tra cui la protezione delle infrastrutture già esistenti.
E’ da abbandonare invece del tutto la realizzazione di nuove infrastrutture, in contesti ad altissimo rischio idrogeologico come quello periglaciale di Cortlys, vulnerabile a smottamenti, frane e
alluvioni.
Per contrastare il progetto di un impianto del tutto anacronistico, Legambiente VdA, Comitato per la Tutela e la Salvaguardia di Cortlys, Mountain Wilderness, proprietari di beni interessati da esproprio, residenti a 30 m. dalla costruenda centrale, continuano la loro battaglia.
Continuano nel loro impegno a difesa di un tratto di torrente e di un’area di grande valore ambientale e paesaggistico.
Vogliono evitare conseguenze normativo-ambientali gravi, come il declassamento dello stato del corpo idrico da “elevato” a “buono” e l’abolizione di uno dei siti di rilevamento della rete ARPA,
istituito ai sensi di disposizioni ministeriali. Temono che ciò possa aprire la strada a un futuro possibile potenziamento dell’impianto.
I soggetti interessati hanno partecipato alla Conferenza dei Servizi del 7 maggio presentando tutte le loro osservazioni e perplessità e continueranno a seguire il procedimento, nella speranza che la
Regione Valle d’Aosta eviti un irreparabile danno al torrente Lys e al sito naturalistico di Cortlys.

 

VIENI A SCOPRIRE LE ORCHIDEE DI SAINT DENIS! ESCURSIONE GRATUITA IL 18 MAGGIO.

Il Circolo Legambiente Valle d’Aosta, in collaborazione con il Comitato Interregionale Piemonte VDA, organizza un’escursione gratuita alla scoperta delle numerose varietà di orchidee che fioriscono  Saint Denis.

L’iniziativa, totalmente gratuita, rientra nell’ambito del progetto Interreg Beyond Snow e intende promuovere forme innovative di turismo dolce ed esperienziale.

Posti limitati ed iscrizioni entro e non oltre il 16 maggio prossimo.

Maggiori info qui:

http://www.legambientevda.it/wp-content/uploads/2025/05/25.5.18-Orchidee-VdA-ok-1.pdf

IL FATTORE “G” COME GLIFOSATO.

Comunicato stampa congiunto di Vallevirtuosa, Legambiente VDA e Associazione Agricoltura Biologica e Biodinamica VDA

Questo slideshow richiede JavaScript.

In questi giorni di primavera, percorrendo le strade che attraversano comuni come Gressan, Jovençan, Aymavilles e altri della Plaine, si osservano scenari agricoli che sollevano interrogativi sull’effettiva sostenibilità di alcuni vigneti e frutteti. La fotografia scattata il 9 aprile 2025, che alleghiamo, documenta una situazione che richiama l’attenzione sull’eventuale utilizzo di diserbanti chimici in zone vocate alla produzione agricola di qualità, spesso presentata come “naturale” e “tradizionale”.
Sorge quindi il dubbio che, tra le sostanze impiegate, venga ancora utilizzato il glifosato, erbicida classificato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come “probabile cancerogeno”. Nonostante le numerose contestazioni sollevate dalla comunità scientifica e dalle associazioni ambientaliste, il glifosato continua a essere l’erbicida più diffuso al mondo, con effetti nocivi documentati sulla salute dei lavoratori agricoli, dei residenti, dei consumatori e sull’ambiente in generale.
Alla luce di queste considerazioni, riteniamo opportuno porre alcune domande alle autorità competenti:
• Sono state effettuate analisi a campione sulle coltivazioni presenti in questi territori per escludere l’utilizzo di sostanze potenzialmente pericolose per la salute pubblica?
• Esistono verifiche volte a escludere contaminazioni dei raccolti, dei terreni e delle falde acquifere nelle aree agricole che mostrano segni evidenti di trattamenti chimici?
È fondamentale garantire trasparenza e tutela della salute collettiva. In tal senso, appare urgente un rinnovato impegno da parte delle istituzioni, anche in virtù della mozione n. 716, approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale della Valle d’Aosta il 13 giugno 2019, con cui si chiedeva al Governo regionale di concordare con i Comuni azioni concrete per vietare l’uso del glifosato sul territorio valdostano.
Alcuni Comuni, come Aosta, Champorcher e Pontboset, hanno già adottato provvedimenti in tal senso, dimostrando che è possibile agire con gli strumenti amministrativi disponibili. È quindi auspicabile l’adozione di tali buone pratiche da parte di tutti i Consigli comunali nei cui territori il glifosato viene ancora impiegato. In Italia, due regioni hanno già bandito l’uso del glifosato nel loro territorio: la Calabria e la Toscana-.
La presenza crescente di agricoltori orientati verso metodi biologici testimonia che un’alternativa più sostenibile è non solo praticabile, ma già realtà. La salvaguardia della salute, dell’ambiente e della qualità delle produzioni locali deve costituire un impegno condiviso e prioritario per istituzioni, comunità e operatori del settore.


Aosta, 23 aprile 2024 Associazioni aderenti: Valle Virtuosa – Legambiente VdA – Agricoltura Biologica e Biodinamica

LE TORBIERE QUESTE SCONOSCIUTE

CONFERENZA SABATO 8 FEBBRAIO-ORE 15.30 – SALA DELLA BIBLIOTECA COMUNALE DI SAINT CHRISTOPHE

 

In occasione della Giornata Mondiale dedicata alle Zone Umide, che si celebra il 2 febbraio,( https://www.worldwetlandsday.org/ ), il nostro Circolo ha deciso di contribuire alla divulgazione degli studi su un tipo particolare di zone umide, le torbiere: un ecosistema molto diffuso in Valle d’Aosta ma di cui conosciamo ancora molto poco.

CONFERENZA: Le torbiere, queste sconosciute.

La torbiera è un habitat tutelato a livello internazionale, un ecosistema molto particolare e ricco di informazioni, anche in relazione alle variazioni climatiche. Per un naturalista una torbiera rappresenta uno scrigno della biodiversità presente e passata, per uno storico una torbiera può racchiudere testimonianze dell’antica presenza dell’uomo e delle sue attività.
Qual è lo stato delle torbiere in Valle d’Aosta? Quanto sono conosciute, studiate, protette?
Ne parleremo con gli esperti che abbiamo invitato ad Aosta
sabato 8 febbraio 2025 dalle ore 15,30
presso la Biblioteca comunale di Saint Christophe (AO).
PROGRAMMA
– h.15,30. Introduzione di Vanda Bonardo di Legambiente nazionale responsabile del
settore Alpi: “Gli ecosistemi delle zone umide e delle torbiere”.
– h. 15,50. Stefano Raimondi responsabile nazionale di Legambiente sul tema della
Biodiversità: “La rete Natura 2000, l’implementazione della tutela, le possibilità per
l’individuazione di nuovi siti” (intervento da remoto).
– h. 16,10. Roberta Pini, ricercatrice del CNR IGAG di Milano: "La storia delle foreste e
delle attività dell'uomo in Valle d'Aosta raccontata dai depositi delle torbiere".
– h. 16,30. Gabriele Sartorio, istruttore tecnico della Soprintendenza regionale per i Beni e
le Attività Culturali: “Archivi storici non cartacei: le torbiere alla prova archeologica”.
– h.16,50. Roberto Facchini, capo guardia del Parco regionale del Mont Avic: “Le zone
umide e le torbiere presenti nel Parco Mont Avic della Valle d’Aosta e il loro ruolo
ecologico come hot-spot di biodiversità”.
– h. 17,30. Conclusioni.

Introduce e coordina Vanda Bonardo, responsabile nazionale di Legambiente sui temi della
montagna e presidente di CIPRA internazionale.