Siamo sorpresi e incuriositi per la querela voltaci dai legali della Staffal Energy, la società che ha rilevato il progetto per la costruzione di una centrale idroelettrica a Cortlys nell’alta valle di Gressoney, di cui veniamo a conoscenza a mezzo stampa.
Motivo della querela a Legambiente e al Comitato per la Salvaguardia dell’Alpe Cortlys, da quanto riportato dall’edizione locale de La Stampa, sembra essere il fatto di aver scritto “numerose e gravi imprecisioni” in un comunicato pubblicato a inizio settembre che annunciava il deposito di un esposto alla Procura della Repubblica di Aosta.
Siamo sorpresi, perché nel comunicato evidenziavamo semplicemente delle, a nostro avviso, anomalie nel procedimento amministrativo riguardante il progetto di devastazione delle sorgenti del Lys; né il nostro comunicato né il nostro esposto erano rivolti alla Staffal Energy e tanto meno all’ing. Arditi.
Ma siamo anche incuriositi di capire perché i legali di una società privata si siano sentiti in dovere di rivolgersi ad un tribunale e agli organi di informazione per difendere non se stessi ma i responsabili del procedimento amministrativo: infatti, nella nota dei legali – sempre da La Stampa – si precisa che “contrariamente a quanto sostenuto dai firmatari, l’autorità regionale ha gestito la procedura nel totale rispetto delle disposizioni di legge”.