MOTIVAZIONE: per aver dato vita al progetto “Bouza-té”(Muoviti), proposto da un cittadino delComune stesso, per incentivare la mobilità sostenibile casa/lavoro/casa
DESCRIZIONE
“Dopo 10 anni di pedalate per recarmi al lavoro, tutti i giorni dell’anno ed aver totalizzato circa 60.000 km, ho pensato allora di fare quello che si fa in altri paesi del nord Europa e alcuni comuni italiani. Ovvero incentivare la mobilità casa/ lavoro. L’anno scorso ho deciso di rivolgermi alle amministrazioni più legate al territorio ovvero i comuni. Ed ho iniziato naturalmente dal mio comune di nascita eresidenza: Charvensod.”
Così Daniele Vallet, cittadino del comune di Charvensod, sito a pochi km da Aosta, racconta la suaesperienza. Daniele, appassionato di bici e cicloturista si rivolge all’amministrazione del suo Comune nel settembre 2018, incontrando subito interesse. Già in dicembre viene ufficializzata l’intenzione di far diventare l’idea di Daniele un progetto rivolto a tutti i cittadini. La struttura è semplice: offrire un incentivo economico ai cittadini che utilizzano la bicicletta (classica o e-bike) per spostarsi dall’abitazione al luogo di lavoro/studio e viceversa.
Il progetto prende rapidamente forma e viene approvato, in via sperimentale per il periodo3 1/4-1/10 dell’anno in corso, con Deliberazione della Giunta Comunale del 7 febbraio 2019.
Il meccanismo operativo è agile. Il Comune fornisce ai cittadini aderenti una applicazione per il monitoraggio dei percorsi, per il calcolo della lunghezza dei tragitti effettuati e la rendicontazione, che dà diritto all’incentivo (25 cent/KM per la bici tradizionale e 20 cent/ km per quella a pedalata assistita.
Nei mesi successivi il dibattito sulla mobilità ciclabile dei cittadini si diffonde a livello regionale. La Valle d’Aosta,storicamente molto arretrata sul tema della ciclabilità in generale, sta cominciando a muoversi per creare un’offerta turistica in tal senso, mentre sono molto scarse le azioni per promuovere la mobilità quotidiana su 2 ruote. L’avvio del progetto di Charvensod scatena una sorta di piccola valanga positiva. Alla fine di aprile, in occasione del festival letterario di Aosta “Les mots”, un gruppo di cittadini organizza insieme a Daniele un piccolo flash mob, chiedendo all’amministrazione del capoluogo valdostano di aderire all’idea. Il Comune di Gressan approva a sua volta Bouza-té all’inizio di maggio. Pochi giorni dopo il Conseil de la Plaine (che comprende i 16 Comuni della piana di Aosta, e Aosta stessa) discute della questione. Ad oggi sappiamo che anche il Conseil è interessato al progetto.
La vicenda di Daniele e di “Bouza-té” dimostra come cittadini intelligenti e sensibili alle tematiche ambientali possano dare un contributo significativo alla vita delle loro comunità, se le amministrazioni hanno la capacità, l’umiltà e il buon senso di ascoltarli. Il Comune di Charvensod rappresenta un esempio positivo in tal senso. La Bandiera Verde che gli attribuiamo è ben meritata anche, e forse soprattutto, in relazione a questo particolare aspetto, nella speranza che anche gli altri amministratori delle nostre piccole comunità di montagna sappiano trarne esempio