Pubblichiamo integralmente la lettera inviata al senatore Lanièce per esprimere il nostro disaccordo sulle proposte di modifica al nuovo decreto, tutte a favore di chi specula sui nostri torrenti
Egr. Senatore Albert Lanièce Abbiamo sentito il suo appello al Governo, a nome del Gruppo delle Autonomie, affinché modifichi il nuovo Decreto sugli incentivi alle energie rinnovabili in favore del settore della produzione idroelettrica. Desideriamo far presente a Lei e ai membri del suo Gruppo che il nuovo testo sugli incentivi alla produzione di energia idroelettrica prevede che: tutti gli impianti che godono già di incentivi continueranno a riceverli per tutti gli anni (20-30) previsti nella stessa quantità attuale; potranno ricevere degli incentivi, nella stessa quantità attuale, tutti coloro che vorranno costruire nuovi impianti su condotte esistenti (acquedotti, impianti irrigui e industriali) e su briglie esistenti; non potranno ricevere incentivi i nuovi impianti che saranno costruiti su fiumi o torrenti che si trovano ancora allo stato naturale. In relazione ai torrenti valdostani la invitiamo a consultare il sito dell’ARPA VdA per verificare quanti sono i tratti di torrenti allo stato naturale che potrebbero essere ancora derivati a scopo idroelettrico. Potrà così scoprire che tutti i torrenti della regione sono già sfruttati al 70-80% e molti al 100%. Rispetto alla sua richiesta al Governo pensiamo che: – il suo appello potrà essere sicuramente utile alle imprese dell’idroelettrico che vogliono raschiare il barile e derivare quella poca acqua che resta nei nostri torrenti; – il suo appello sarà ininfluente nei confronti delle comunità (Comuni e Consorzi) che potranno continuare a costruire nuovi impianti sulle loro condotte ricevendone gli incentivi; – difficilmente condivideranno il suo appello quei paesi e territori che desiderano mantenere la bellezza dei propri torrenti per incrementare il turismo, la pesca, le attività sportive e di divertimento; – non potranno essere d’accordo con lei i cittadini che ogni mese contribuiscono, pagando le bollette della luce, a fornire gli incentivi agli idroelettrici; bollette dove, a volte, gli oneri di sistema (incentivi) pesano più del consumo di energia; oneri che aumenteranno ancora per far fronte ai nuovi incentivi che si aggiungono ai vecchi. Legambiente, così come Free Rivers Italia e gli altri innumerevoli Comitati sorti per tutelare i fiumi e torrenti, non condivide il suo appello e spera che il governo voglia mantenere il Decreto incentivi così come l’ha proposto.