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Arriva in Valle D’Aosta “Fame di verità e giustizia”.Iniziative di Libera e Legambiente sabato 4 ottobre.

Arriva in Valle D’Aosta “Fame di verità e giustizia”, un viaggio a 30 anni dalla nascita di Libera e della sua rete associativa, che attraversa il Paese, da Nord a Sud e in Europa con iniziative, flash mob, laboratori, assemblee, speaker corner e azioni di denuncia per animare il dibattito pubblico con l’obiettivo di riscrivere la piattaforma in tema di lotta alle mafie e corruzione, con una funzione di advocacy rispetto alle istituzioni competenti.

Le iniziative, i contenuti e i dati sui reati a livello locale saranno presentati, in collaborazione con Legambiente Valle d’Aosta, sabato 4 ottobre alle ore 16 in Piazza Pretoria ad Aostaconun flash mob dove sarà inaugurata un’osteria particolare con pochi tavoli e un menù speciale di 12 portate difficili da digerire: tra queste, i crimini ambientali. La questione ambientale sarà infatti il focus della tappa valdostana della campagna “Fame di verità e giustizia”.A seguire, alle 20.30 nella Biblioteca Comunale “Ida Desandré” di Aosta, verrà presentato il report Ecomafia 2025. Le storie e i numeri della criminalità ambientale, curato da Legambiente, con gli interventi di Antonio D’Angelo dell’Ufficio Legalità e Ambiente di Legambiente e Maria José Fava di Libera.

POMPIOD : LE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE RICORRONO AL TAR

COMUNICATO STAMPA DI VALLE VIRTUOSA, LEGAMBIENTE VDA E COMITATO DISCARICA SICURA DI POMPIOD.

Oggi l’Avvocata Emanuela Beacco, per conto di Valle Virtuosa, Legambiente Valle d’Aosta e Comitato Discarica sicura di Pompiod, ha depositato presso il TAR della Valle d’Aosta un ricorso per chiedere l’annullamento del Provvedimento Dirigenziale n. 3218/2025, con cui la Regione ha dichiarato non necessaria la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per la riapertura della discarica di Pompiod.
Il provvedimento si fonda su generiche promesse di futuri “approfondimenti” e “mitigazioni” rinviati alla fase attuativa. La funzione della VIA, al contrario, è quella di accertare prima degli atti autorizzativi gli impatti ambientali effettivi, a tutela della salute e del territorio. Rinviare tali verifiche significa di fatto eludere la normativa.
La discarica di Pompiod non è mai stata sottoposta né a VIA né a VIncA, sebbene entrambe le procedure siano obbligatorie per garantire la protezione dell’ambiente, della salute e della comunità.
Con questo ricorso chiediamo che il TAR imponga alla Regione di applicare correttamente la normativa, disponendo:
 -una VIA completa e vincolante sulla discarica e sulle attività di smaltimento previste;
– una VIncA (Valutazione di Incidenza Ambientale) per valutare gli effetti della stessa sulla vicina area protetta della rete europea Natura 2000 “Castello e miniere abbandonate di Aymavilles”.

La VIncA non è un optional, ma uno strumento di legge
imprescindibile per difendere la biodiversità e garantire la tutela degli ecosistemi protetti.
Seguirà a breve una conferenza stampa con tutti I dettagli e le motivazioni contenute nel ricorso.