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CAROVANA DELLE ALPI 2017 : BANDIERA NERA AL COMUNE DI LA THUILE

La memoria storica ed il turismo sostenibile sono entrambe essenziali per le nostre comunità, ma non sempre gli amministratori lo comprendono.Pubblichiamo il testo integrale della Bandiera Nera al Comune di La Thuile.  Maggiori info sul Campo di internamento di Porta Littoria questo link http://www.campifascisti.it/scheda_campo.php?id_campo=329

BANDIERA NERA

A CHI: Amministrazione Comunale di La Thuile

MOTIVAZIONE: Progetto di abbattimento di tutti gli edifici del villaggio minatori detto anche villaggio Padre Kolbe, in località Pera Carà, unica testimonianza di campo di prigionia fascista in Valle d’Aosta (Campo P.G. N. 101, Porta Littoria) e punto di interesse per un percorso di turismo minerario.

Nel territorio comunale di La Thuile, in una pineta ai margini dell’abitato, è situato un insieme di modesti edifici che ha ospitato nel tempo i minatori impiegati nell’estrazione del carbone delle locali miniere e, nel 1942, 250 prigionieri, 131 serbi, 113 montenegrini e 6 italiani, utilizzati anch’essi nel lavoro estrattivo. Il Campo P.G. N. 101, Porta Littoria, è l’unica testimonianza di campo di prigionia fascista della Valle d’Aosta.

Delle miniere di carbone, che hanno segnato in modo significativo la vita economica del paese, non restano molte testimonianze, ma esiste un percorso illustrato da appositi cartelli esplicativi che ne indica caratteristiche e localizzazione. Un piccolo museo collocato nell’ex villaggio minatori costituirebbe dunque l’ideale completamento del percorso di visita.

Nell’Iter di approvazione della variante sostanziale del PRGC, che destinava l’area in questione ad attività artigianali, era previsto appunto di conservare uno degli edifici del campo per collocarvi le testimonianze dei diversi utilizzi del villaggio.

Purtroppo, una successiva variante del Piano Regolatore Comunale – 07/11/2016 (P.U.D. della Zona D1 sottozona 4 (di riserva) – ha cancellato questa ipotesi di salvaguardia almeno parziale della memoria.

Si è dunque progettata la totale cancellazione di una testimonianza unica della memoria storica del comune di La Thuile e, per quanto riguarda il campo di prigionia, dell’intera regione Valle d’Aosta.

L’esistenza del campo è testimoniata sia dalla licenza edilizia del 1941 sia dagli studi del professor Paolo Sibilla dell’Università di Torino e di Genova. L’abbattimento si configurerebbe dunque anche come violazione di quanto stabilito dal Codice dei beni Culturali e del paesaggio (D. Lgs n. 42 del 2004) in particolare degli art. 10 e 54 che tutelano le emergenze di valore storico ed etno-antropologico.

Andrebbe infine approfondito lo studio di ulteriori tracce testimoniali indicanti la presenza sul sito, nel corso della prima guerra mondiale, di prigionieri di guerra austriaci destinati anch’essi al lavoro in miniera, presenza che renderebbe il villaggio segno tangibile della storia di un intero secolo.

Sia l’aspetto relativo alla testimonianza storica sia il valore culturale e turistico del sito impegnano Legambiente alla sua difesa.

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