E’ QUESTA LA MONTAGNA CHE VOGLIAMO?

Pubblichiamo alcuni scatti dell’attuale cantiere sulla cresta spartiacque tra Pila e Cogne, relativi alla realizzazione della nuova cabinovia, all’adeguamento delle piste e, soprattutto, alla preparazione del terreno che dovrebbe ospitare il ristorante a forma di stella. Lasciamo ogni commento a chi legge.  Vi invitiamo solo a chiedervi: è questa la montagna che vogliamo?

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IL LAGO DI LOD E’ SALVO!

Concluso l’iter del ricorso al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche. Rinviata a gennaio l’udienza per il presunto prelievo non autorizzato.

Pubblichiamo il comunicato congiuto del Comitato SalvaLod e del nostro Circolo, che bene aiuta a capire la complessa situazione del lago di Lod a Chamois.

E’ stata rinviata al 29 gennaio l’udienza predibattimentale per il presunto prelievo d’acqua non autorizzato al lago di Lod di Chamois, nei confronti del sindaco di Chamois Lorenzo Mario Pucci, ldell’ex presidente del Consorzio di miglioramento fondiario e del responsabile operativo della Cervino S.p.A., accusati a vario titolo di furto d’acqua, interventi non autorizzati e deturpamento paesaggistico ed ambientale.
Più nel dettaglio, l’accusa è di aver dirottato altrove nel periodo marzo-giugno 2022 le acque del Ru Novales che affluiscono al lago, determinandone un abbassamento e un danneggiamento paesaggistico ed ambientale della flora e fauna, tra cui molte specie protette.
“ Abbiamo deciso di richiedere la costituzione come parte civile” dichiara Rosetta Bertolin di Legambiente VDA: la richiesta verrà discussa nella prossima udienza del 29 gennaio.
Sempre riguardo al lago di Lod a Chamois, è stata emessa la sentenza del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche di Roma relativa al ricorso presentato da Legambiente e da alcuni residenti, proprietari e consorzisti di Chamois. Il ricorso richiedeva l’annullamento
delle delibere di concessione idroelettrica all’ing. Gadin che prevedevano l’uso del Lago di Lod come bacino di accumulo dell’acqua per due centrali idroelettriche nel territorio di Chamois.
La sentenza dichiara “una sopravvenuta carenza d’interesse alla decisione del ricorso” poiché, successivamente alla sua presentazione, vi è stata la rinuncia da parte dell’ing. Gadin all’utilizzo del lago come bacino d’accumulo.
La sentenza specifica anche che, in un eventuale futuro nuovo progetto presentato dall’ing Gadin (che mantiene la concessione), il lago “non potrà più assumere alcuna funzione”, e che la necessaria nuova Valutazione di Impatto Ambientale dovrà tenereconto della non
disponibilità del lago.
Il lago di Chamois, quindi è salvo, non c’è più rischio che venga utilizzato come bacino d’accumulo.
«Un risultato importante, che sottolinea l’efficacia delle nostre azioni e sottolinea ancora una volta l’importanza e la ricchezza dell’ecosistema del lago e delle numerose forme di flora e fauna presenti lungo le sue rive», commenta Vittorio Vicentini, presidente del Comitato per la salvaguardia del lago di Lod e l’Ambiente di Chamois.

Il Comitato per la salvaguardia del Lago di Lod e dell’ambiente a Chamois
Legambiente VDA

 

 

Alberi : una buona notizia non ne cancella una brutta, ma almeno offre una speranza di cambiamento.

In questi giorni, rattristati dall’abbattimento delle belle tuie e dei grandi pioppi di viale Carducci ad Aosta per far posto alla pista ciclabile (inutilmente nei mesi scorsi Legambiente aveva cercato di farne modificare il tracciato), ci conforta la notizia dell’inserimento tra gli alberi monumentali di un magnifico pero a Torgnon, il primo della sua specie a ottenere un tale riconoscimento nella nostra regione.


Il pero in questione è stato per alcuni anni oggetto di un contenzioso tra vicini e ha rischiato di essere abbattuto per il disturbo arrecato dalla caduta di foglie e frutti. 
Venuti a conoscenza della situazione e osservate le sue caratteristiche, abbiamo sollecitato la Regione a tutelare l’albero. La procedura è ora arrivata in porto, e dai giorni scorsi un decreto del
Ministero ne garantisce la tutela.


Legambiente ritiene che l’aspetto paesaggistico che gli alberi rappresentano, unito alla loro utilità di assorbimento degli inquinanti e di mitigazione delle temperature, debba avere la meglio su una mentalità ormai vecchia che li vede elemento di intralcio alle attività umane, fonte di sporcizia e potenziale pericolo anziché elemento di vita e di bellezza.

SAVE THE PLANET! LEGAMBIENTE IN PIAZZA CON AMNESTY INTERNATIONAL AOSTA- PIAZZA E. CHANOUX-SABATO 23 SETTEMBRE ORE 18.15

Il tema della violazione dei diritti umani legati ai cambiamenti climatici è di grande attualità perché eventi meteorologici estremi e crisi a insorgenza lenta, come la siccità, rese più frequenti e più gravi dai cambiamenti climatici, stanno danneggiando milioni di persone in tutto il mondo e in particolare nel continente africano.

Dobbiamo continuare ad opporci all’immobilismo e al negazionismo che, purtroppoo, aleggiano intorno a questi temi.

Facciamoci sentire!

Sabato 23 settembre, partecipa al Flash-mob organizzato dal Gruppo “Italia 101 – Valle d’Aosta” di Amnesty International – Italia, in collaborazione con Legambiente Valle d’Aosta e il gruppo musicale dei Tamtando.