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LA MARATONA FERROVIARIA 2018 ARRIVA AD AOSTA MERCOLEDI’ 20 GIUGNO

AMODO ALLEANZA MOBILITÀ DOLCE

Insieme a

LEGAMBIENTE E PENDOLARI STANCHI

Organizzano

la tappa valdostana della MARATONA FERROVIARIA 2018

L’Italia della Mobilità Dolce viaggia in treno. Il 20 Giugno tappa ad Aosta

per sostenere la riapertura della Aosta-PreSaintDidier e gli investimenti necessarie al trasporto pubblico ferroviario

Aosta Mercoledì 20 Giugno 2018

Farà tappa anche ad Aosta la Maratona Ferroviaria 2018 organizzata da AMODO, Alleanza per la Mobilità dolce che raccoglie in Italia 32 associazioni che si battono per puntare i riflettori sulla bellezza delle ferrovie italiane e sul loro ruolo strategico nel quadro della mobilità sostenibile, del turismo e della cultura.

Viaggiare sulle ferrovie, incontrare i comita ti e le associazioni ambientaliste, è il modo più efficace per verificare lo stato di salute delle reti locali per la crescita e lo sviluppo per il futuro. A questo serve la nostra maratona ferroviaria” dichiara Anna Donati, Portavoce di Amodo.

In Valle d’Aosta l’evento è curato con la collaborazione di Legambiente e dell’Associazione Pendolari Stanchi con lo scopo di fare il punto della situazione sulla riapertura della linea aosta Pre-Saint-Didier, disposta dalla legge regionale 22/2016, e degli interventi per ammodernare il sistema dei trasporti della nostra regione.

L’appuntamento è al CSV in via Xavier De Maistre 19 alle ore 15,30 per una conferenza stampa allargata a tutte le associazioni che vorranno partecipare.

All’iniziativa sono invitati tutti i neo-Consiglieri regionali.

 

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Legambiente insieme alle associazioni per l’agricoltura sostenibile all’orto Sant’Orso

Anche il nostro Circolo collabora con l’Associazione Agricoltura Biologica e Biodinamica per animare l’orto collettivo e didattico di Sant’Orso con una serie di eventi per confrontarsi su nuovi stili di vita e stare insieme.

Partecipa anche tu!

L’8 giugno alle 17.30 parliamo di rigenerazione urbana e Land Art con Alessandro Cavaliere (Aosta Future Camp)  Angelo Porta ( Legambiente Asti) e l’arch: Sandro Sapia. In contemporanea, si svolgerà un atelier di pittura per i più piccoli.

Tutti gli appuntamenti si svolgeranno anche in caso di pioggia. L’ingresso all’orto è il cancello bianc in via Guido Rey di fronte al cimitero .

Tragedia ferroviaria sulla linea Torino-Ivrea-Aosta Investire sulla tratta, applicare la Legge Regionale, migliorare la sicurezza

 

Sarà la magistratura a verificare le responsabilità del gravissimo incidente che ha interessato la nostra linea ferroviaria. Nell’esprimere cordoglio alle famiglie delle vittime e dei feriti, Legambiente Valle d’Aosta vuole però ricordare che c’è una Legge Regionale di Iniziativa Popolare che è stata approvata, che è stato siglato un accordo con RFI, ma che il tutto giace nei cassetti!

La nuova Legge, che punta sull’efficienza attraverso investimenti mirati a incentivare la mobilità pubblicca dei cittadini, è centrata proprio sulle migliorie strutturali. Per essere sicura, infatti, la linea necessita, oltre l’elettrificazione e i raddoppi selettivi, proprio dell’eliminazione dei passaggi a livello.

Tutti problemi che la miope scelta dei bimodali continuerà a non risolvere!

Adesso che la campagna elettorale è terminata e che è stato nominato un nuovo Consiglio Valle, la speranza è che si metta finalmente in pratica quanto stabilito dalla Legge, anche riflettendo su quanto accaduto ieri notte.

Polveri diffuse nell’aria dall’acciaieria – Ma il problema non è solo della CAS Salute e scelte strategiche I Partiti cosa dicono? Ne sono consapevoli?

Martedì 8 maggio si è svolta la prima riunione del 2018 dell’Osservatorio comunale sulla Qualità dell’Aria in ambito urbano. Come è stato ampiamente riportato dagli organi d’informazione, la prima parte della mattinata è stata dedicata all’illustrazione da parte dei tecnici dell’ARPA dei dati sulla situazione degli inquinanti ad Aosta relativamente al 2017 ed ai primi mesi del 2018 e, soprattutto, all’esposizione dello studio comparativo, condotti insieme alle ARPA di Umbria e Veneto, sull’impatto di 4 acciaierie svolto tra il 2015 ed il 2016. L’analisi, oltre a consentire interessanti comparazioni sulle emissioni degli stabilimenti di Aosta, Terni e Vicenza, ha finalmente quantificato il volume delle emissioni diffuse (ossia quelle che non vengono convogliate e filtrate dei camini, ma fuoriescono tal quali dagli edifici) prodotte dagli stabilimenti.