Comunicato congiunto di Legambiente VDA e del Comitato per la tutela e la salvaguardia dell’alpe Cortlys.
Il 7 maggio è ripartito l’ennesimo procedimento per autorizzare la realizzazione dell’impianto idroelettrico di Cortlys: ma si tratta di un impianto fuori tempo.
E’ fuori tempo massimo per l’utilizzazione razionale dell’acqua concessa: sono passati sedici anni dalla data della concessione (2009) che ha durata trentennale. Ne restano quattordici, senza tener conto dei tempi che sarebbero necessari a realizzare l’impianto.
E’ fuori tempo per il rispetto della normativa di tutela ambientale ed ecologica.: le disposizioni applicate sono quelle in vigore nel 2004, anno della domanda di concessione.
E’ fuori tempo perché incompatibile con il cambiamento climatico in atto che ha cominciato a manifestare i propri drammatici effetti anche nella nostra Regione. Il cambiamento climatico impone l’adozione di misure di adattamento, tra cui la protezione delle infrastrutture già esistenti.
E’ da abbandonare invece del tutto la realizzazione di nuove infrastrutture, in contesti ad altissimo rischio idrogeologico come quello periglaciale di Cortlys, vulnerabile a smottamenti, frane e
alluvioni.
Per contrastare il progetto di un impianto del tutto anacronistico, Legambiente VdA, Comitato per la Tutela e la Salvaguardia di Cortlys, Mountain Wilderness, proprietari di beni interessati da esproprio, residenti a 30 m. dalla costruenda centrale, continuano la loro battaglia.
Continuano nel loro impegno a difesa di un tratto di torrente e di un’area di grande valore ambientale e paesaggistico.
Vogliono evitare conseguenze normativo-ambientali gravi, come il declassamento dello stato del corpo idrico da “elevato” a “buono” e l’abolizione di uno dei siti di rilevamento della rete ARPA,
istituito ai sensi di disposizioni ministeriali. Temono che ciò possa aprire la strada a un futuro possibile potenziamento dell’impianto.
I soggetti interessati hanno partecipato alla Conferenza dei Servizi del 7 maggio presentando tutte le loro osservazioni e perplessità e continueranno a seguire il procedimento, nella speranza che la
Regione Valle d’Aosta eviti un irreparabile danno al torrente Lys e al sito naturalistico di Cortlys.