Nuovo decreto incentivi alle rinnovabili: le richieste di Legambiente VDA al neopresidente della Regione Fosson e ai ministri competenti


Al Presidente della Regione Valle d’Aosta, Antonio Fosson
p.c. Al Sig. Ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio
p.c. Al Sig. Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Sergio Costa
p.c. agli organi di stampa


Oggetto: Decreto sugli incentivi (FER) per la produzione di energia idroelettrica.Indicazioni per la Conferenza Stato-Regioni.
Egr. dott. Fosson,
abbiamo appreso, dagli organi di stampa, della sua partecipazione alla Conferenza Stato-Regioni in cui è stato illustrato il Decreto proposto dai Ministri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente riguardante gli incentivi agli impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile.
Le rivolgiamo una richiesta che pensiamo risponda alle esigenze della popolazione valdostana, sia dal punto di vista economico che della tutela del nostro bene comune, l’acqua.
Vogliamo ricordare che la Valle d’Aosta dà un notevole contributo alla produzione di energia idroelettrica con i grandi e vecchi impianti collegati alle dighe storiche.
Ricordiamo anche che negli ultimi 10 anni si sono aggiunti numerosi piccoli impianti ad acqua fluente che hanno derivato le acque di tutti i torrenti della regione con un notevole impatt0 ambientale, al punto che dal 2012 e fino ad oggi l’amministrazione regionale ha deliberato una
moratoria delle nuove domande di concessione, per salvaguardare gli ultimi corsi d’acqua rimasti allo stato naturale.
Coerentemente con tale situazione, e nell’interesse della nostra Regione
CHIEDIAMO
che il Decreto Incentivi segua le seguenti linee di principio:

  1. che gli incentivi destinati al settore dell’idroelettrico vengano attribuiti:
  • ai grandi impianti storici perché possano procedere alla realizzazione delle opere di ammodernamento e di efficientamento di cui necessitano;
  • ai piccoli impianti che i Comuni potranno costruire sugli acquedotti e sulle condotte esistenti e che i Consorzi di miglioramento fondiario vorranno realizzare sugli impianti di irrigazione esistenti
  1. che non vengano attribuiti degli incentivi a futuri piccoli impianti, non ancora costruiti, che vadano a sottrarre le acque ai torrenti ancora allo stato naturale: pensiamo ai torrenti di alta
    montagna che costituiscono una risorsa ambientale preziosa per le comunità locali che basano la loro economia sul turismo, consideriamo la quantità irrisoria di energia che questi impianti
    producono a fronte di impatti spesso severi, cerchiamo di evitare di incorrere nella procedura di infrazione europea per il mancato rispetto della Direttiva Quadro Acque.

Considerato che continueranno comunque a ricevere gli incentivi tutti gli impianti idroelettrici oggi funzionanti per tutti gli anni previsti (20), e considerato che l’attuale ingente spesa (1 miliardo all’anno) continuerà a ricadere ogni anno sui contribuenti attraverso il pagamento delle bollette,
riteniamo opportuno che i nuovi stanziamenti aggiuntivi siano finalizzati in modo mirato a promuovere le nuove tecnologie più efficienti e le modalità di produzione di energia che presentano un maggiore spazio di sviluppo in modo compatibile con l’ambiente.
La ringraziamo fin d’ora per il suo interessamento e il suo impegno a servizio della nostra regione.
Aosta, 17 dicembre 2018
Legambiente Valle d’Aosta
Il Presidente Denis Buttol